Ufficiale il trasferimento in nerazzurro del nazionale italiano, che ha firmato un contratto fino al giugno 2020

MILANO - F.C. Internazionale è lieta di annunciare l'arrivo di Antonio Candreva dalla Lazio: il giocatore ha firmato un contratto che lo legherà ai nerazzurri fino al 30 giugno 2020.

"Sono davvero orgoglioso e felice di essere qui - ha dichiarato -. Ho sempre voluto l'Inter ed è un'emozione fortissima essere arrivato in nerazzurro. Ringrazio la Lazio per le stagioni vissute insieme e per avermi dato la possibilità di coronare questo sogno. Adesso non vedo l'ora di giocare a San Siro e di sentire il calore dei tifosi interisti".

Questo è il primo grande acquisto della proprietà Suning e dà forza alla volontà di portare in rosa giocatori italiani per rendere ancora più competitiva la squadra.

"Sono molto felice di dare ad Antonio il benvenuto all'Inter - ha dichiarato il presidente Erick Thohir -. Sono certo che darà un grande contributo a quella che è già una squadra molto competitiva".

I colori nerazzurri erano già nel destino di Candreva, che ha fatto il suo esordio in Serie A proprio contro l'Inter il 27 gennaio 2008 (Udinese-Inter 0-0). Da quel momento, il classe 1987 di Roma ha totalizzato 238 presenze nella massima serie, mettendo a segno 48 reti. Per lui anche 40 presenze e 4 gol con la maglia della Nazionale.

L’esterno della Lazio arriva in nerazzurro dopo una trattativa estenuante

Antonio Candreva è un nuovo giocatore dell’Inter. Lo sostiene Sky Sport, secondo cui la trattativa per l’esterno laziale si è finalmente conclusa: “L’affare è fatto. Alla Lazio vanno 22 milioni di euro più bonus, pagabili in 4 anni. Siamo alla stesura del contratto, visite mediche tra domani e giovedì”. Ma Candreva è un giocatore dell’Inter.

L’esterno d’attacco è a un passo dai nerazzurri, ad annunciarlo è stato lui stesso ai suoi vicini di casa

Antonio Candreva è stato accontentato. Mancini lo considera ancora della Lazio, ma invece il centrocampista italiano avrebbe confessato ai suoi vicini curiosi: “Sono quasi un giocatore dell’Inter”, questa la frase riportata dal quotidiano romano.

E’ davvero una questione di ore e 21 milioni più 4 di bonus (difficilmente raggiungibili) saranno nelle tasche di Lotito per passare all’attacco dell’erede Thauvin con il Newcastle.

Il figlio di Giacinto non risparmia critiche ai due protagonisti di questi giorni: “E’ bene che tutti decidano se ci vogliono stare e a che condizioni”

Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, è intervenuto a Radio Sportiva per commentare la querelle relativa a Mauro Icardi, con Wanda Nara inattesa e grande protagonista: «Non mi piace l’idea di una società che venga ricattata da un’agente del suo calciatore a cui è stato comunque prolungato il contratto un anno fa, a cui è stata data la fascia da capitano».

UN CAPITANO NON FA COSI’ – «Non mi piace che il capitano della mia squadra tenga in scacco tutto e soprattutto l’umore di un ambiente in questa maniera, al di là che il suo agente sia la moglie o un procuratore cambia poco, è proprio questo che non funziona. Il capitano ha una responsabilità diversa per cui c’è un modo diverso di condurre le trattative, di portare avanti le proprie istanze personali.

Invece qui c’è un deficit da questo punto di vista, a maggior ragione in questa fase di passaggio ad una nuova proprietà, c’è bisogno di qualcuno che si faccia carico di tutto quello che l’Inter può essere e vuol essere…e questo ce lo si aspetta anche dall’allenatore”

L’ALLENATORE – “E’ bene che anche l’allenatore decida se sposare questa squadra in questo momento e in queste condizioni con quelle che sono le possibilità di mercato, non ci si può trascinare così all’inizio del campionato e cambiare idea a giochi fatti. E’ bene che tutti decidano se ci vogliono stare e a che condizioni».

Il ds Ausilio prende una posizione netta riguardo la cessione: “Icardi non si vende”. Ma il Napoli continua a trattare col giocatore e Thohir è non poco infastidito, considerato che il codice di giustizia sportiva lo vieta

Direttamente dalle pagine del Corriere dello Sport, l’analisi delle ultime ore di tensione in casa nerazzurra, in cui tengono banco i casi Icardi-Mancini. Per quanto riguarda l’argentino, Ausilio è stato chiaro, il bomber non è in vendita, a prescindere dalle cifre e dagli accordi con l’entourage del numero 9 nerazzurro, che continuano senza tenere conto dell’autorizzazione non data dal club. Da Corso Vittorio Emanuele fanno notare che l’articolo 95 del codice di giustizia sportiva vieta incontri non autorizzati: i colloqui tra De Laurentiis e Wanda Nara creano un danno ai tifosi e all’immagine del capitano. La posizione in ogni caso resta la stessa: in attesa di nuove offerte Icardi non lascerà Milano, tantomeno in una squadra diretta concorrente per i posti Champions.

L'ex tecnico dell'Alessandria ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda della prima squadra. Per lui contratto fino al 30 giugno 2017

MILANO - F.C. Internazionale annuncia di aver depositato il contratto di Angelo Gregucci, che ha risolto consensualmente il suo rapporto con l'Alessandria. Il tecnico di San Giorgio Ionico ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda della prima squadra, legandosi ai colori nerazzurri fino al 30 giugno 2017.

Torna forte il pressing dell'Inter per Antonio Candreva e oggi l'assemblea di Lega potrebbe essere l'occasione di un affondo con Lotito. La Gazzetta dello Sport rilancia: "Il d.s. Piero Ausilio e il Chief Football Administrator Giovanni Gardini non possono andare oltre i 18 milioni più 2 di bonus. Ordini di Suning che per un quasi trentenne non intende accondiscendere ogni richiesta del club venditore. L’esterno della Nazionale è in ferie ancora una settimana e non è ancora il caso di iniziare a pestare il piede sull’acceleratore del gelo con Lotito. In realtà in queste settimane non ci sono stati passi indietro del presidente biancoceleste. Il quale, anzi, aveva anche trovato una sorta di accordo con il Napoli per cederlo a 23 milioni, una cifra adeguata a suo modo di vedere e pensare. Il fatto che Candreva abbia alzato la richiesta dello stipendio è stata una chiave per allungare i tempi perché, di fondo, lui vorrebbe venire a Milano e vestire la maglia nerazzurra. Un mese fa si era sparsa la voce che stesse cercando casa proprio nel capoluogo milanese. Un caso? Oggi potrebbe essere l’occasione di un nuovo aggiornamento con la Lazio. L’Inter ribadirà la sua offerta anche per lanciare un messaggio a Roberto Mancini che sta dalla parte opposta dell’Oceano con la squadra. Suning però non intende avvicinarsi troppo alla richiesta di Lotito. Ma il presidente prenderà ancora più consapevolezza che il tavolo è apparecchiato e che piuttosto che allungare la storia, potrebbe anche scendere dalle sue iniziali richieste e accontentare Candreva".

La Juventus perde la causa contro la Nike per aver permesso la vendita di maglie non ufficiali con la terza stella aggiunta nel 2012 quando i bianconeri vinsero il loro 28esimo scudetto

Juventus condannata a pagare due milioni di euro per tre stelle. Dopo un anno e mezzo di udienze il tribunale arbitrale di Ginevra ha condannato i bianconeri a sborsare un milione e mezzo, più 550 mila euro di spese legali all’ex sponsor tecnico Nike per essere venuta meno "agli obblighi di buona fede e riservatezza".

La Nike si era rifiutata di realizzare le maglie con tre stelle per il ventottesimo scudetto dei bianconeri e la Juventus ci ha pensato da sé infrangendo così gli accordi che la legavano allo sponsor. La Juventus e la Nike sono state legate dal 2001 al 2014, quando Andrea Agnelli scelse di passare all’Adidas ma nel 2012 sono cominciati i primi screzi. Gli juventini avevano appena vinto quello che, secondo i calcoli post-Calciopoli, era il loro 28esimo scudetto, mentre i bianconeri lo consideravano come 30esimo e pretendevano la terza stella sulla maglia.

La Nike si oppose, interviene la Figc che negò l’autorizzazione ma la Juventus fece scrivere «30 sul campo» sulle tute usate in allenamento e autorizzò la vendita sul sito di maglie non ufficiali con le tre stelle fatte realizzare da un’altra azienda senza logo Nike. A questo punto, il 24 ottobre 2013, un anno e mezzo prima dalla scadenza naturale del contratto con Nike, la Juventus annuncia che Adidas è il nuovo sponsor tecnico con un accordo di sei anni e gli introiti raddoppiati (da 16,5 milioni a 31,5). È così che la Nike si rivolge al tribunale arbitrale di Ginevra chiedendo un risarcimento da 80 milioni di euro ma ne ottengono solo 1,5, a copertura dei danni ricevuti negli ultimi 2 anni di contratto.

In esclusiva su inter.it il messaggio del presidente nerazzurro dopo la partenza della squadra verso gli Stati Uniti

MILANO - Questo pomeriggio l'Inter è partita per gli Stati Uniti, dove comincerà la seconda parte della preparazione estiva in vista della stagione sportiva 2016/17. A poche ore dalla partenza il presidente Erick Thohir ha affidato alcune dichiarazioni a inter.it.

"Non vedo l'ora di incontrare Roberto Mancini e la squadra nel corso della prossima settimana. Ho seguito la prima fase del ritiro di Brunico e ho visto le prime gare amichevoli dei nostri ragazzi. So che stanno lavorando duramente e stanno mettendo benzina nelle gambe per una stagione impegnativa che oltre a campionato e Coppa Italia ci vedrà competere nuovamente in Europa".

"Ho letto che tante cose sono state scritte in Italia su Roberto Mancini, ci siamo parlati in questi giorni, lo incontrerò negli Stati Uniti, ma tengo a ribadire ciò che ho sempre detto e pensato: lui è il nostro fuoriclasse, grazie alle sue capacità e alla sua grande esperienza vogliamo cercare di migliorare il posizionamento in campionato per arrivare in Champions League e disputare al massimo delle nostre possibilità Europa League e Coppa Italia".

"Nei prossimi giorni torneranno al lavoro i giocatori impegnati in Copa America e nel Campionato Europeo, mentre Roberto Mancini, la proprietà e lo staff dirigenziale continueranno a lavorare per completare la rosa in modo da essere ancora più competitivi. Si è parlato molto anche di Mauro Icardi e desidero confermare quanto detto pochi giorni fa dal nostro direttore sportivo Piero Ausilio: Mauro è un patrimonio dell'Inter, è il nostro capitano e per noi è incedibile".

Sarebbe stato soddisfacente il faccia a faccia tra il tecnico e l’amministratore delegato, un incontro di un’ora per chiarirsi

Secondo quanto riferisce Premium Sport, Roberto Mancini è partito ieri sera da Brunico per cercare di recuperare il passaporto che non trova più. A meno di colpi di scena domani pomeriggio dovrebbe presentarsi all’aeroporto per la partenza della squadra verso la tournée in USA.
Un retroscena riportato da Marco Barzaghi, parla di un incontro soddisfacente tra il tecnico e Bolingbroke avuto ieri a Riscone. Un confronto di un’ora nel quale il dirigente ha riferito a Mancini di avere pazienza per il mercato perché ci sono ancora i paletti del Fair Play Finanziario. Tuttavia entro la fine di agosto, si potrebbero ridiscutere tutti gli accordi del FpF e far partire un mercato altisonante. Quindi sta adesso a Mancini vedere se avrà la pazienza per aspettare questa ridiscussione con la UEFA. Si dovrà anche aspettare l’incontro che lo stesso tecnico avrà il 27 luglio con la famiglia Zhang e Thohir a New York per chiarire tutta la situazione.

Il tecnico non lascerà la squadra ma negli Stati Uniti farà le sue richieste ai nuovi proprietari

Niente dimissioni e niente esonero. Roberto Mancini resterà l’allenatore dell’Inter. Il tecnico non è contento ma, secondo il Corriere dello Sport, non ha intenzione di rassegnare le dimissioni né la proprietà sta pensando di esonerarlo. Dopo il colloquio di ieri con Bolingbroke, però, il Mancio ha ancora più netta l’esigenza di un confronto con i manager del Suning.
C’è una data fissata per questo faccia a faccia: il 27 luglio, giorno della riunione dei dirigenti nerazzurri al quale parteciperanno anche gli uomini di Jindong Zhang. In quell’occasione l’allenatore di Jesi manifesterà il suo malcontento e spiegherà quello di cui ha bisogno per andare avanti.

La moglie-agente dell’attaccante torna a parlare del futuro di Maurito: “C’era un accordo sulla parola che quando sarebbero arrivati un po’ di soldi all’Inter si sarebbe sistemato il contratto”

Dopo le esternazioni arrivate ormai due giorni fa sul futuro di Mauro Icardi che hanno creato non poco scompiglio in casa Inter, Wanda Nara, moglie e agente di Maurito, torna a parlare ai microfoni di RTL102.5, nel corso della trasmissione 'Password'. Ecco le sue parole:

“Dall’anno scorso lavoro con Mauro in tutto quello che fa, ho fatto il rinnovo con l’Inter che è andato benissimo. Faccio da mamma ma lavoro anche con mio marito. Si sa da mesi, da prima che si aprisse il mercato, che ci sono sempre delle squadre che seguono Mauro, è una cosa buona e giusta, è una cosa normale. Il casino più grande che verrebbe dal cambiamento di questa situazione è soprattutto per me, che dovrei spostare quattro bambini, cambiare scuola, città. La prima a voler restare a Milano sono io perché siamo tutti tifosi dell’Inter, siamo una famiglia che si trova benissimo a Milano, qua abbiamo la casa, gli amici, abbiamo tutto.
Sono in mezzo a questa situazione per riuscire a trovare un accordo con l’Inter, è giusto, può capitare che ti chiami qualcuno, anche a voi può essere che vi chiami una radio nuova. Il discorso di Mauro è diverso perché lui ama l’Inter, non gli interessano i soldi, solamente la maglia e rimanere, per questo l’anno scorso abbiamo fatto una cessione dei diritti di immagine del 50% all’Inter, ho trovato questa situazione per farlo rimanere. Oggi la situazione è che c’era un accordo sulla parola che quando sarebbero arrivati un po’ di soldi all’Inter si sarebbe sistemato il contratto. Io a volte faccio una riunione e parlo con qualcuno e Mauro nemmeno lo sa, ma so cosa pensa lui, e lui vuole restare. Sto cercando di trovare un accordo e rimanere a Milano, anzi allungare di un anno l’accordo di Mauro con l’Inter”.