Posts written by Ricky

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    Ancora Ibra: "Mourinho è come me. Quando Moratti mi spedì Branca..."

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    Nella sua autobiografia, Zlatan Ibrahimovic riserva uno spazio importante all’Inter. I passaggi più significativi del suo rapporto con i nerazzurri, riguardano il suo acquisto da parte di Massimo Moratti, che bruciò sul filo di lana il Milan, il suo legame con Josè Mourinho (definito un re, il condottiere dell’esercito), e il suo dialogo con lo Special One, prima della partenza dal ritiro americano di Los Angeles nel luglio 2009, prima di volare verso Barcellona. In quel faccia a faccia, Mou si lasciò andare a una profezia che poi divenne realtà.

    Il suo rapporto con l’Inter, definita ai tempi da Ibra la sua prima scelta, inizia nell’agosto 2006. Lo svedese racconta: “Braida, un pezzo grosso del Milan, venne di nascosto per incontrami. Uscii dal ritiro della Juve, senza farmi beccare, e ci trovammo in un albergo nelle vicinanze per parlare. Mi disse che Kakà era una star e io no. Ma che col Milan potevo crescere. Poi ricordo bene una sera: ero a casa a Torino, nell’appartamento di Piazza Castello e il Milan giocava contro la Stella Rossa. Mino (Raiola, ndr) mi chiama e mi dice che Berlusconi voleva vedermi la stessa sera. Io volevo l’Inter come prima scelta e dissi a Mino di sfruttare la cena con Berlusconi. Lui chiamò Moratti e gli disse ‘Volevamo informarla che Ibrahimovic sta per cenare a Milano con Berlusconi. Hanno un tavolo da Giannino’. Moratti rispose ‘Vi mando subito un mio uomo’. Dopo un’ora arrivò a Torino il ds Marco Branca".

    Zlatan esalta poi José Mourinho, uno per il quale si sarebbe gettato nel fuoco: “Mourinho pensa e dice ciò che vuole. A mia moglie Helena disse nell’orecchio che doveva provvedere solo a darmi da mangiare e lasciarmi dormire. Quell’uomo mi piace. E’ il re, il condottiero dell’esercito. Ci faceva vedere le nostre partite più brutte e ci diceva ‘Guardate là. Non potete essere voi quelli. Chi sono? I vostri fratelli?’. Poi altre frasi del tipo: ‘Oggi vi voglio vedere in campo con la voglia di vincere’ e magari tirava un calcio alla lavagnetta. Noi eravamo carichi e pronti a fare di tutto in campo”.

    Nel luglio 2009 arriva il momento del passaggio al Barcellona. Lo svedese racconta uno degli ultimi dialoghi che ebbe con il tecnico nerazzurro: “Mourinho ispira sensazioni forti. In America, dopo un’amichevole, ci incontrammo e parlammo. Lui mi disse ‘Non te ne puoi andare’. Io risposi che non potevo perdere questa chance, lui replicò che anche lui se ne sarebbe andato. Io lo ringraziai e gli dissi che mi aveva dato tanto. Chiacchierammo un po’. Lui è come me, orgoglioso e vuole vincere a ogni costo. Alla fine mi tirò una frecciatina.‘Tu vai al Barça per vincere la Champions?’. Io risposi ‘Anche per questo’. E lui ‘Non dimenticare che saremo noi a portarcela a casa’”.

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    Fonte:Fc Inter News
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    Viviano a 360°: "Adesso sto meglio, l'ambiente Inter è super. Il futuro..."

    "Quando non arrivano i risultati, paga l'allenatore", spiega il portiere

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    E' un Emiliano Viviano a 360° quello che parla del suo infortunio e della sua vita in generale. "Son stato meglio - spiega scherzando -. No davvero, la riablitazione è a buon punto. Siam contenti, lavoriamo, ormai è successo ora guardiamo avanti. Non so quando tornerò, dipende da come reagisce il ginocchio, bisogna rimanere tranquilli. E' stata un'estate un po' così, a Bologna sono stato benissimo, sono stato felice che mi avesse riscattato l'Inter. Adesso hanno venduto metà del mio cartellino al Genoa, e ringrazio Preziosi per la fiducia nonostante l'infortunio. Il discorso col Genoa era aperto da un bel po', loro si son trovati a sopperire al fatto che io mi fossi infortunato e hanno preso Frey. Anche il PSG si era concretamente interessato a me, ma ancor prima di parlare di cifre mi sono fatto male ma è saltato tutto. C'è andato Sirigu, son felice per lui. Adoro gli inglesi e il loro modo di fare, mi piacerebbe un giorno giocare lì".

    "Quando ho capito di poter fare il portiere? Ho lasciato casa per andare a Brescia a 16 anni - prosegue -, e non ero completamente convinto della scelta. Dalle prime volte in cui mi allenavo però, con Baggio e tutti, ho capito di poter fare di qualcosa di concreto. Ringrazio madre natura per ciò che mi permette. Soprattutto per il ruolo, ho avuto la fortuna di giocare molto. A 25 anni ho già giocato 200 partite da professionista. Nel calcio ci si migliora sempre, il calcio è cambiato tanto ed è fondamentale l'approccio al mestiere, alla partita, allo stress perché di talenti sprecati se ne vedono tanti".

    "E' da una vita che mi chiedo se giocherò mai nella Fiorentina, scinderò sempre la Fiorentina dal mio lavoro, ma se dovesse capitare l'opportunità, dir di no sarebbe veramente difficile. Io sono convinto che in Italia ci siano ottimi portieri, ci siamo io, Mirante, Sirigu. Quand'ero giovane seguivo Toldo, anche se Buffon è sicuramente un portiere di un'altra categoria rispetto a me. Lo ammiro per tutto ciò che ha fatto e che sempre fa, ha uno stile di parare perfetto. Anche dal punto di vista umano, parla sempre poco davanti le telecamere, fa parlare sempre il campo anche se nell'ultimo anno lo hanno massacrato. Il ruolo del portiere è difficile, forse lo vedo troppo da dentro, e Gigi in questo è sempre più forte".

    "L'ambiente Inter è molto buono, forse anche di più rispetto a ciò che mi aspettavo. Ci sono delle persone eccezionali, veramente con tutti, anche i magazzinieri, è tutto favoloso. Gasperini? Nel calcio quando non arrivano i risultati il primo che paga è l'allenatore, ma ci sono tante giustificazioni, dagli infortuni allo schema che forse bisognava aspettare per apprendere bene".

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    Fonte:Fc Inter News
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    De Boer apre a un ritorno di Chivu: "Vedremo, dipende da Verthogen"

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    Vi abbiamo parlato ieri di un possibile interessamento dell'Ajax per Christian Chivu, difensore dell'Inter. Oggi, quest'interesse è stato confermato da Frank De Boer, allenatore del club olandese, che apre anche alla partenza di Jan Vertonghen, da tempo nel mirino dei nerazzurri. Ecco quanto riprende FcInterNews.it. "L'anno scorso già tentammo di prendere Chivu, era un piano B nel caso in cui Vertonghen ci avesse lasciato. C'era Mathijsen, ma andò a Malaga anche lui. Alla fine Vertonghen rimase. Chivu a gennaio? Dipende nuovamente da Vertonghen e se l'Inter deciderà di cederlo. Se dovesse partire Jan, sicuramente Chivu è un'alternativa ai massimi livelli, un professionista serio che ha già giocato qui nell'Ajax. E noi non lo abbiamo dimenticato".

    La soluzione Ajax per Cristian Chivu è dunque fattibile. I Lancieri, coloro che lo lanciarono nel grande calcio europeo, potrebbero riportarlo a casa, qualora Massimo Moratti fosse favorevole alla cessione. Questa ipotesi non è del tutto da escludere, vuoi perché Chivu andrà in scadenza di contratto il prossimo giugno, vuoi perché non si hanno notizie su un possibile incontro tra le parti per discutere di un rinnovo. L’eventuale cessione, qualora avvenisse, non troverebbe impreparata l’Inter, che rimpiazzerebbe il romeno da subito con l’acquisto del difensore classe 1991 dall’Internacional di Porto Alegre, Juan Jesus. Una pista calda, che sembra sempre più percorribile: Juan piace tanto, è seguito da tempo e il costo non è eccessivo. Senza dimenticare che lo stesso Vertonghen resta un nome spesso accostato al club di Corso Vittorio Emanuele.

    Un affare che potrebbe mettere d’accordo tutti, anche lo stesso Chivu, il cui rapporto con il mondo nerazzurro si sta deteriorando. La tifoseria mugugna, specie per alcune prestazioni da centrale difensivo (ruolo che tanto ama e che tanto ha desiderato) al di sotto delle aspettative. A lui vengono imputate le distrazioni che hanno portato al gol Denis in Atalanta-Inter, e Marchisio in Inter-Juventus. Un cambiamento di aria, forse, gioverebbe alla sua carriera, specie se facesse ritorno in quell’Ajax con cui fu protagonista della Champions League 2003: gli olandesi andarono a un passo dall’eliminare il Milan, futuro campione, nei quarti di finale.

    Qualora le due società non arrivassero all’accordo in gennaio, il romeno potrebbe pensare seriamente di raggiungere Roberto Mancini a Manchester, nel prossimo giugno, a costo zero, anche se dall'Inghilterraa giungono smentite.

    Riccardo Gatto - Alberto Casavecchia

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    Fonte:Fc Inter News
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    Si vede benissimo che è un botiglietta d'acqua si vede pure il tappo bianco mah
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    Gary Cahill: il Chelsea si fa sotto. L'Inter...

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    Voci, indiscrezioni, sussurri: dopo tanto, forse è finita anche la telenovela relativa a Gary Cahill. Il difensore del Bolton, spesso accostato all'Inter, avrebbe espresso la sua preferenza. Cahill vorrebbe il Chelsea e il Chelsea vorrebbe Cahill: il matrimonio si dovrebbe celebrare a fine stagione, forse già a gennaio. Il tutto per dare forza a un reparto difensivo, come quello dei Blues, in chiaro affanno. Si parla di 10 milioni di euro, ma verosimilmente la cifra sarà molto più alta. Con buona pace di quanti hanno fatto il suo nome in chiave Inter per molti mesi.

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    Fonte:Fc Inter News
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10655 replies since 3/3/2010
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