Votes taken by Ricky

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    VIDEO - Hernanes show: che punizione e gol al volo

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    L'Inter è pronta per la trasferta di Roma. Lo è anche Hernanes, che in allenamento (come mostrano le immagini di Inter Channel) ha dato spettacolo segnando due bellissimi gol. A segno anche Guarin, la cui curiosa esultanza ha divertito i compagni di squadra. Il filmato su VideoInter.it.


    Fonte:Fc Inter News

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    MAROTTA CHI?

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    “Mi guardo bene dall'allestire una nuova trattativa con loro. Perché se non si può parlare di mancanza di affidabilità, sicuramente si può parlare di mancanza di serietà”. Cito testualmente questa frase del dirigente bianconero Marotta enunciata durante la conferenza stampa tenutasi questa sera a Torino per fare alcune doverose (secondo il mio modestissimo parere) considerazioni.
    Mi chiedo e mi domando se Marotta è a conoscenza della società per cui lavora, visto che si permette di parlare di serietà con tanta naturalezza.
    Inoltre, è a conoscenza il sig. Marotta di tutto ciò che ha contraddistinto la Juventus nei decenni della sua storia o no? Perchè forse potrebbe aver bisogno di una bella rispolverata data la memoria non proprio da elefante.

    Andando a ritroso nel tempo, volendo menzionare casi in cui Marotta era parte attiva del club bianconero, potremmo iniziare dall'ultimo avvenuto questa estate quando la trattativa per portare Isla a Milano sembrava ormai conclusa. Sul più bello, con il giocatore pronto ad effettuare le visite mediche, la Juventus decise di fare dietrofront e di non cedere più l'esterno all'Inter. Fu lo stesso procuratore del cileno, Claudio Vagheggi a confermare il tutto ai nostri microfoni dicendo: “le due parti erano d'accordo su tutto, l'accordo economico era stato raggiunto. Cosa può essere successo? Non saprei, forse a questo punto la Juventus vorrà pensarci meglio. Ieri sera la Juventus ha voluto prendersi 12 ore per riflettere, probabilmente adesso sono diventate di più". Quel giorno l'Inter però, non pensò minimamente ad indire una conferenza stampa per lamentarsi dell'accaduto, ma in maniera molto più signorile decise di lasciare perdere.

    E che dire dell'affare Berbatov? Il bulgaro in volo verso Firenze, ma una telefonata della Juventus lo blocca e il giocatore decide di rinunciare ai viola per discutere l'offerta bianconera. L'accordo tra le due parti non si farà, ma la Fiorentina esprime il suo sdegno nei confronti di Marotta e degli altri dirigenti con un comunicato stampa in cui afferma: “a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell'etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà”. Ma si sa che parlare di lealtà in certe occasioni e con certi soggetti appare un eufemismo.

    Volete altri precedenti? Ricordiamo anche quello di Vidal allora, ad un passo dal Bayern Monaco e convinto in extremis a firmare per la Juventus. “Ora Vidal gioca in un club che è come lui, basta guardare la storia giudiziaria della Juventus o, al massimo, i suoi ultimi risultati sportivi”, questa frase appartiene a Rummenigge non ad un tifoso qualunque. Noi ci fidiamo ciecamente delle sue parole vista la moralità del soggetto.

    Ma se questo non vi bastasse potremmo menzionare il processo per doping juventino caduto in prescrizione, la discesa in Serie B per illecito sportivo, la squalifica dell'allenatore Antonio Conte per la vicenda del calcioscommesse, la fantasiosa conta degli scudetti pari a 31 secondo alcuni e a 29 secondo il resto del mondo. Potremmo elencare casi su casi, eventi su eventi, occasioni su occasioni, ma ci limitiamo a fare una citazione biblica e a dire a Marotta che “molte volte è più facile vedere la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel proprio” ergo: prima di parlare di serietà ognuno dovrebbe riflettere sulla propria storia personale e su quella del club per cui lavora. Ne guadagnerebbero tutti.

    Fonte:Fc Inter 1908

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    L'inventario degli errori arbitrali contro l'Inter. 14 racconti per pensare...

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    È di moda in questo periodo fare dossier, una di quelle parole di cui si ignora il significato salvo poi utilizzarla sempre e solo tutti nella stessa occasione: spiattellare le malefatte altrui. Il tema è lo stesso: dossier Inter, dossier Gazzetta (sì loro, quelli del titolo “Inter zero tituli”, ciao symphaty), dossier arbitri e via così. Il tema è sempre quello, raccogliere gli scempi commessi dalla impareggiabile classe arbitrale italiana in questo girone d’andata ai danni dell’Inter. Lo abbiamo fatto anche noi, ma preferiamo chiamarlo in altro modo, più originale, più fiabesco, ossia un inventario degli errori che la squadra di Mazzarri ha dovuto subire e che hanno causato una pesante emorragia di punti nelle prime 19 partite. Esercizio invero non piacevolissimo, ma eccoli qui in serie:

    2ª giornata, Catania-Inter 0-3 - arbitro Damato.
    Palacio si lancia in profondità e Spolli, lo azzera con un bruttissimo intervento a piede alto. Volendo leggere il regolamento, sarebbe ultimo uomo e gioco oltremodo violento, c’è da scegliere per il rosso. Ma il maldestro Spolli se la cava con un’ammonizione.
    Primo rigore non concesso: l’Alvarez catanese atterra Palacio solo davanti al portiere. Rigore più che netto, non per Damato. Spolli beneficia ancora di idiopatica grazia al minuto 17, quando entra in maniera cattiva e ancora col piede alto su Guarin. Per Damato solo calcio d'angolo, Spolli finisce la partita in campo quando avrebbe meritato 2 rossi. Fortuna nerazzurra, la partita ha esito fausto e il rapporto Spolli-Damato può felicemente proseguire.

    3ª giornata, Inter-Juventus – arbitro Orsato.
    Mancata espulsione di Lichtsteiner, già ammonito, per fallaccio su Taider. Casualmente, all’intervallo Conte, juventino ma non fesso, lascia lo svizzero in panchina. Grazie Orsato.

    6ª giornata, Cagliari-Inter – arbitro Rocchi.
    Alvaro Pereira segna a gioco fermo dopo che viene fischiato un fallo in attacco di Belfodil. Ma non esiste alcuna irregolarità dell’algerino. Spiegazioni plausibili: Rocchi aveva contro Pereira al Fantacalcio o gli piace tanto il Jack Daniels. Vada per la prima.

    7ª giornata, Inter-Roma – arbitro Tagliavento (Oh nooooo).
    Strada spianata alla Roma con un rigore assegnato per un fallo netto del furbissimo Pereira che abbatte Gervinho proprio a ridosso dalla linea dell'area di rigore. Il replay chiarisce che Gervinho in area non c’era entrato manco per sbaglio e quindi, non era rigore. L'assistente di porta Guida prova a farlo notare a Windcutter, ma lui non cambia idea, granitico nella sua superba ignoranza. In seguito Totti fa assaggiare la sapidità del suo gomito a Cambiasso. Tagliavento è a due passi ma amando Masterchef apprezza il tentativo culinario del capitano giallorosso.

    8ª giornata, Torino-Inter – arbitro Doveri o Dov’eri?
    Nessuno scrupolo nel cacciare dal campo Handanovic dopo 5 minuti di gioco, in compenso vengono ignorati due rigori manifesti nel giro di 2 minuti per l’Inter: prima Pasquale cintura Rolando a 3 millimetri dalla infallibile pupilla di Doveri. In seguito D’Ambrosio, evidentemente invidioso del compagno wrestler si ripete su Taider e Doveri questa volta lascia le pupille a ben 6 mm, quindi oggettivamente gli si chiede troppo nel fischiare il rigore per l’Inter.

    10ª giornata, Atalanta-Inter – arbitro Rizzoli.
    Ad inizio ripresa Yepes strattona Samuel che cade, nulla di fatto. A 15 dalla fine, Stendardo spintonicchia Icardi che cade. Com’era quel leitmotiv? Ah sì: arbitri, nel dubbio lasciate correre, quando c’è l’Inter di mezzo poi, organizzate pure una maratona…

    12ª giornata, Inter-Livorno – arbitro Peruzzo.
    Sul finire della prima frazione di gioco, Rodrigo Palacio, in area di rigore, viene fermato dal peccaminoso Andrea Luci con uno sgambetto gigantesco. A Peruzzo non piace il termine sgambetto, tanto che lascia proseguire il gioco. Non lo aiuta nemmeno l’arbitro addizionale, (Il figlio di Pairetto, ricordate? Con un papà così bravo, vuoi non mandare ad arbitrare pure il figlio?) impegnato con il quesito della Susi su La Settimana Enigmistica che chiede di non essere disturbato.

    14ª giornata, Inter-Sampdoria – arbitro Russo.
    Dopo soli 10 minuti Alvarez tocca la sfera con il braccio. L'argentino è praticamente attaccato all’avversario, forse troppo per Russo che teme la nascita di una relazione pericolosa tra i due e ammonisce Alvarez per precauzione. Al 47' Eder, appena ammonito, manda un messaggio a Tom Daley per le Olimpiadi di Rio 2016 e si esibisce in un triplo carpiato con avvitamento feroce: Russo non ammonisce, sarebbe stato doppio giallo e quindi rosso, troppo per chi nutre speranze olimpiche nella terra natìa. Al 21' il doriano Costa, già ammonito, sempre in ottica Rio 2016 invece pensa di dire la sua nella pallavolo e ferma un’azione con la mano. Il decoubertiniano Russo sorvola e chiude con 2 espulsioni mancate la sua ottima prestazione a 5 cerchi.

    15ª giornata, Inter-Parma – arbitro Valeri.
    A inizio ripresa Ricky Alvarez finisce a terra in seguito ad un contatto sospetto con Afriyie Acquah. Il ghanese effettivamente appoggia le mani sulla schiena dell’interista e, sembra esserci anche un contatto con il ginocchio. Episodio comunque dubbio, Valeri scagionato.

    16ª giornata, Napoli-Inter – arbitro Tagliavento, aridaje.
    Windcutter rules. Dopo un quarto d’ora Palacio è vistosamente trattenuto da dietro da Réveillère: la targeta amarilla resta salda nel taschino dell’arbitro. Il giallo non esce nemmeno al 25’ quando Inler blinda Jonathan e Taglia dà il vantaggio, ma poi tralascia di ammonire lo svizzero. Inler poi viene ammonito 10 minuti dopo, sarebbe stato quindi rosso se prima… se prima... boh chi si ricorda, è passato così tanto tempo...

    Il Napoli passa in vantaggio a fine primo tempo, ma l'azione presenta abbagli sahariani, Albiol la prende di mano ma va bene così, poi Palacio va giù dopo contatto con Maggio ma per l’irreprensibile Windy è fallo del nerazzurro. Qui si vede che è arbitro di talento, lui vede oltre la realtà. Come tale ama essere circondato da assistenti affini, in questo caso è Giallatini a creare dimensioni parallele: Taider è steso in chiara occasione da gol da Callejon. Da regolamento sarebbe rigore et espulsione, ma Giallatini viaggia di brutto con la mente e crea un fuorigioco di Taider che è arte pura, dato che è Inler a dargliela, la biglia.

    Nella ripresa però Taglia decide che vuole l’Oscar come attore protagonista. Sceglie Alvarez come spalla per la kermesse. L’argentino tocca involontariamente Mertens che precipita al suolo come un falco pellegrino durante il Ramadan. Tagliavento estrae il giallo per Ricky Maravilla. L’Oscar viene assegnato poco prima della mezzora: passaggio di Inler, Alvarez cerca di togliere il braccio mettendolo dietro la schiena (siamo nei più profondi meandri inutili del centrocampo, ndr) ma la palla colpisce ugualmente el brazòn di Ricky. Espulso. And the winner is… the one and only... Tagliavento!

    17ª giornata, Inter-Milan – arbitro Mazzoleni.
    L’elegante e per nulla rancoroso Muntari andrebbe già ammonito dopo 3 nanosecondi per una legna da dietro su Guarìn; Mazzoleni, che ha dormito poco in settimana a causa dei ritiri a Coverciano, vuole recuperare in quei 90 minuti e invita alla calma. Di gialli manco a parlarne, solo Nagatomo e Thohir in tribuna.

    Un primo tempo per bruttezza pari solo alla Fiat Multipla sta per finire, ma a 5 dal termine ecco il coup de théâtre: Palacio, viene arato dal carezzevole Zapata. Abbiati sta già pensando da che parte buttarsi sul rigore, ma Mazzoleni, quasi vinto dall’abbraccio di Morfeo, non vuole scocciature e fa segno di continuare, pregustando il comodo quarto d’ora di ronfata nei comodi divanetti in pelle di gnu degli spogliatoi milanesi. Proprio allo scadere del tempo il sempre più sereno e pacifico Muntari, decide di portarsi a casa la caviglia di Jonathan, ma la terna arbitrale è proprio in pre-fase Rem, quindi Mazzoleni e l’assistente Di Fiore non assegnano nemmeno il calcio di punizione.E la collezione di Sulley si arricchisce di un nuovo pezzo.

    18ª giornata, Lazio-Inter – arbitro Damato.
    Episodio raro al 20’ del primo tempo: calcio d’angolo a favore dell’Inter e si assiste al celebre “duplice atterramento impunito”. Starring: André Dias su Rolando e Biava su Ranocchia. Entrambe sono così evidenti che un eventuale rigore assegnato e poi eventualmente sbagliato avrebbe meritato un altro tentativo. Ma Damato non vede, Celi non duole. Andiamo avanti che va bene così, la partita intanto è così bella che sono in psicoterapia per rimuoverla del tutto dalla mia mente. Durante il primo tempo Dìas esegue 4.354 falli, ma Damato non se la sente di falsare una partita così avvincente.

    Coppa Italia – Udinese-Inter, arbitro Calvarese.
    Anche nel wednesday night i fischietti tricolori riescono a dare spettacolo. Il successo della doppia trattenuta dell’Olimpico è tale per cui anche Calvarese ci prova: ci siamo. Calcio d’angolo dalla destra per l’Inter, Domizzi va di laccio californiano su Diego Milito e lo stende. Ma è solo Domizzi ad atterrare un nerazzurro e quindi la delusione è palpabile tra gli astanti per il mancato ripetersi dell’evento romano. Milito si rialza e protesta a gran voce proprio per questo con i giocatori dell’Udinese. La partita prosegue, ovviamente senza rigore alcuno.
    Nella ripresa, però ci si riprova cambiando specialità. Calcio d’angolo per l’Inter. Widmer prova il controllo con il petto, ma cosa vuoi, è giovane, la palla sfugge e l’elvetico se la aggiusta col braccio destro che si allarga sorprendentemente. Dai su, "largo" ai giovani.

    19ª giornata, Inter-Chievo – arbitro Tommasi.
    Questa volta gli episodi simpatttici per i colori nerazzurri vengono distribuiti uno per tempo. Al 14 del primo tempo, risultato 1-1, conclusione di Jonathan, (ma a noi incorreggibili idolatri di Jonny piace pensare che fosse un assist calcolatissimo per Nagatomo, ndr) e gol del giapponese. Azione regolare perché Dramé resta indré e tiene in gioco il rapace Yuto. Ma il guardalinee Giachero riconosce suo cognato Konrad giunto a sorpresa da Innsbruck nel primo anello arancio e tenta di farsi vedere sventolando la bandiera. Tommasi però non capisce e il gol viene annullato. Giachero non riesce a incontrare Konrad. In pieno recupero della ripresa poi, ultimo assalto Inter, momenti concitati, palla dentro per Rubencito Botta (mi piace un sacco, ndr), Cesar, reduce da un Capodanno a base di gioca jouer, legge il cognome sulla schiena del nerazzurro e lo colpisce. Tommasi, ancora dispiaciuto per il caso Konrad, si porta il fischietto alla bocca e… fischia la fine dell’incontro. Ite missa est.

    Questo era il nostro favoloso inventario. Un particolare curioso e inquietante va rilevato, l’Inter è stata penalizzata dagli arbitri in tutti gli incontri con le grandi, come del resto l'anno scorso: prima la Juventus, poi Roma, Milan e Napoli. Caso? Sfortuna? Congiunzione astrale? Influenza delle maree?

    Interisti sì, coglioni no.

    Fonte:Fc Inter 1908

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    L'annuncio di Thohir: "A Milano ogni fine mese. Sono sicuro che..."

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    Erick Thohir annuncia che sarà a Milano ogni fine del mese per stare vicino alla sua Inter: "Sarò a Milano a fine gennaio, poi a fine febbraio, marzo, aprile, maggio. Sarò a Milano molto spesso. Spero che la squadra faccia progressi, sono sicuro che siamo sulla buona strada e che faremo meglio della scorsa stagione e ci impegneremo a migliorare ancora. Non vedo l'ora di lavorare con voi per questa stagione".
    Fonte:Fc Inter 1908

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    Thohir sbotta: ''L'Inter peggiore di tutta la stagione! Troppi errori''

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    L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta il commento a caldo di Erick Thohir, che ieri ha visto l'Inter dall'Indonesia e non è certamente rimasto soddisfatto per il brutto inizio d'anno solare della formazione nerazzurra: "E' stata probabilmente la peggior prestazione di tutta la stagione", avrebbe detto il presidente alle persone a lui più vicine. Non si aspettava né una prova del genere né "così tanti errori, troppi davvero". In queste condizioni, con gli elementi chiave "che non hanno reso al 100%", era difficile aspettarsi di più. "Iniziare così l'anno non era quello che volevamo", avrebbe ammesso Thohir, che adesso si aspetta un pronto riscatto in Coppa Italia, giovedì a Udine, e lunedì in campionato contro il Chievo.

    Il numero uno di corso Vittorio Emanuele aveva visto un'Inter di carattere nel derby, una squadra che poteva ambire a qualcosa di importante, magari anche al 'miracolo' terzo posto. E invece il passo indietro dell'Olimpico è stato importante e fa tornare di struggente attualità il tema mercato, con la ricerca di un paio di acquisti che diano più qualità alla rosa.

    Fonte:Fc Inter News

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    Anche Sneijder torna nerazzurro: "Che gioia ieri sera. E' come se..."

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    E' il giorno dopo la vittoria dell'Inter nel derby. Una vittoria molto sofferta, arrivata dopo una gara maschia e grazie ad un magia di Palacio a 8 minuti dalla fine.

    Di interisti i mondo è pieno, ma sicuramente fanno molto rumore i messaggi di stima che arrivano da ex giocatori. Come quelli dell'ex numero 10 , Wesley Sneijder, che dopo il successo nerazzurro non ha perso l'occasione per twittare tutta la sua gioia: "Son troppo contento per l'Inter! Quasi come se lo avessi vinto io il Derby".

    Fonte:Fc Inter 1908

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    E alla fine t'accorgi che hai vinto il derby

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    Le premesse che questo derby potesse essere spettacolare non erano molto incoraggianti. La querelle tutta italiana sulla squalifica della Curva Nord, poi la solidarietà sfociata nel mutismo tra le curve per il divieto di 'coreografia' imposto alla Sud hanno reso questa stracittadina più materiale politico che calcistico. E alla luce di quanto visto nel primo tempo, era chiaro che la sfida fosse figlia delle reciproche paure e di un background in cui il calcio ha fatto solo da cornice.

    Spettacolo indecoroso, non ho altri aggettivi per i primi 45 minuti di gioco, il cui apice è stato il vergognoso lasseiz faire di Mazzoleni sull'entrata da tergo di Zapata ai danni di Palacio, in piena area di rigore. Tra tutti i colleghi che hanno contribuito alle 17 partite senza un penalty a favore dell'Inter, il fischietto indigesto a Mazzarri si distingue per il 'menefreghismo dell'anno'. Ben coadiuvato, tra l'altro, dall'assistente di porta Banti che per vedere e segnalare cose talmente ovvie viene ben pagato.

    Ecco che, all'intervallo, seduto in tribuna stampa a San Siro non so se infastidirmi più per la prestazione delle due squadre o per lo scempio arbitrale, proseguito anche nella ripresa con un mancato rosso a De Jong che persino i randellatori inglesi impallidirebbero. Male male, Mazzoleni. Bene invece la reazione nella ripresa e il mea culpa del mister, che dopo aver constatato l'inadeguatezza di Taider e Zanetti (spiace tanto, davvero), ha ribaltato la mediana e, oltre al finalmente concreto Kovacic, ha tolto le ragnatele dalla testa di Kuzmanovic, ricevendo in cambio una vitalità dimenticata dai più.

    Non è stato un bel derby dal punto di vista tecnico e tattico, ma quanto meno il trascorrere dei minuti ha spaccato gli equilibri, favorendo l'intraprendenza nerazzurra e punendo un Milan troppo impantofolato per azzannare una partita ampiamente alla sua portata. Si è visto di tutto, dal 60esimo in poi e qualcuno si è persino divertito. È servito però un lampo del solito Palacio per risolvere la diatriba: un colpo di tacco che ancora vedo e rivedo con la mente, senza bisogno di replay.

    Non poteva che essere una giocata d'alta scuola a riscattare un derby di basso profilo, e non solo per la classifica di entrambe. La quale in troppi hanno voluto accomunare, neanche Inter e Milan fossero a braccetto nella metà di destra della graduatoria. Tra le due il 2014 registrerà ancora 12 punti di differenza, niente male considerando che Mazzarri è sempre considerato in bilico e Allegri sembra non rischiare nulla. Un colpo di tacco, questa l'estrema sintesi di una stracittadina che a prescindere dall'evoluzione della storia verrà ricordata a lungo. Si dica ciò che si vuole, poco importa. Alla fine, Milano siamo sempre noi.

    Fonte:Fc Inter News

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    IL SILENZIO DEI COLPEVOLI

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    E' calato il silenzio, come una fitta coltre di neve venuta a seppellire suggestioni impossibili. Chi fino a ieri sera alzava ancora la voce per rivendicare una presunta giustizia, nutrita e tenuta in vita in un universo parallelo, oggi tace. Nessuna traccia dell'adrenalina che scorreva a fiumi prima della senteza. Silenzio sulla prima pagina del quotidiano sportivo torinese. Silenzio sui profili Twitter di illustri giornalisti abituati solitamente a precisazioni petulanti e cariche di arroganza. Silenzio. E' finita. Si andrà in Cassazione, ma quanto deliberato ieri in Appello dal tribunale di Napoli ha lo stesso sapore dell'ultimo punto di un romanzo. Quello per il quale si chiude il libro e lo si ripone. Finalmente.

    E non lo ricorderemo come un bel libro perché si è trattato di di un romanzo criminale. Da qui non si scappa. Confermata l'associazione a delinquere, non solo per Luciano Moggi, che per anni ha rappresentato la Juventus in ogni sede possibile (difficile pensare di separare i due destini), ma anche per l'ex designatore Pierluigi Pairetto e l’ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini. Bergamo è rinviato ad un nuovo giudizio per un vizio di forma. La cupola non era un'invenzione fantastica. La cupola esisteva e operava. Condannati anche gli arbitri, che avevano rinunciato alla prescrizione. Le ultime arrampicate sugli specchi che tentavano di palesare un improbabile scenario con Moggi vittima, costretto a comprare sim svizzere per fare mercato e difendersi dall'Inter, sono scivolate via come fiocchi di neve troppo deboli per attaccare. Inconsistenti. Nemmeno l'ultima madre di tutte le intercettazioni ha potuto cambiare qualcosa. Spazzata via da una decisa folata di vento. Mai come in questa occasione opportuna.

    Considerevole riduzione di pena è la parola chiave che passa oggi su tutti i giornali per spiegare i 2 anni e 4 mesi di Moggi contro i 5 anni e 4 mesi richiesti inizialmente. Ma in realtà tre anni vengono "cancellati" da una parola molto cara agli juventini. La prescrizione. Moggi, condannato e dunque prescritto. Le frodi sportive sono state giudicate estinte proprio per questo motivo. Da qui la "riduzione" di pena. E del regno della prescrizione fanno parte da ieri anche Diego Della Valle, Andrea Della Valle, Claudio Lotito, Leonardo Meani, Claudio Puglisi, Stefano Titomanlio, Salvatore Racalbuto, Sandro Mencucci. Sarà anche per questo che è sceso il silenzio. Gelido e immobile. Siamo ad un punto di non ritorno. Rivendicare scudetti, minacciare ricorsi e appropriarsi di una falsa innocenza suonerà ancora più surreale da oggi. Forse qualcuno smetterà di farlo. Altri torneranno ad abitare il loro universo parallelo come hanno sempre fatto, lanciando strali sempre più deboli. Con un tono di voce al limite del patetico. Rimane la certezza delle condanne. La parola fine su una delle più terrificanti pagine della storia del calcio italiano. E che oggi allo specchio ha ritrovato la sua vera identità anche grazie a questo affascinante silenzio. Il silenzio dei colpevoli.
    Twitter @SBertagna

    Fonte:Fc Inter 1908

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    MORATTI: "Ma quali screzi con Thohir! Ve lo spiego io perché non parlo..."

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    Massimo Moratti interrompe il silenzio e reagisce alle voci di presunti screzi con Erick Thohir: "Mi spiace che siano uscite certe voci e mi spiace soprattutto per Thohir, che è una persona per bene e sta agendo soltanto per il bene dell’Inter: posso assicurare che fra me e lui non c’è stato nessun attrito e non c’è nessun gelo. Mi chiedo perché e come vengano fuori certe voci, e posso pensare che sia successo perché non mi si vede, o non si leggono mie dichiarazioni, frequentemente quanto prima. E’ una linea coerente con il mio modo di pensare e di agire: non sono una persona invadente e mi sembrerebbe di imporre la mia presenza, un po’ come come chi ha deciso di vendere una casa e poi si fa trovare sempre lì, seduto in salotto. Questo non significa che fra me e Thohir ci siano stati screzi o ci sia della freddezza, anzi esattamente il contrario".
    Fonte:Fc Inter 1908

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    Classifica bugiarda?

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    Il momento di una squadra si giudica attraverso diverse sfaccettature. La prima, la più evidente, è il campo. Il gioco che può più o meno convincere, l'assetto della squadra, gli equilibri sottesi. In questa analisi del collettivo emergono e si distinguono le prestazioni individuali. Il bollettino infortuni. La forma e la condizione. La sfortuna o la buona sorte. E poi c'è lei. La classifica. La realtà tradotta nei numeri. Più o meno spietati. Talvolta confortanti.

    Ecco, se c'è una cosa che dice bene all'Inter è proprio la classifica. Quarto posto (28 punti) a solo -4 dalla terza, il Napoli (che ha 32 punti e che l'Inter incontrerà proprio domenica). -4 da quello che all'inizio di stagione era un obiettivo sussurato a bassa voce. La zona Champions. I 12 punti di distacco rispetto alla Juventus (40 punti) preoccupano relativamente visto che il primo posto rimane un traguardo oltremodo ambizioso e, allo stato attuale delle cose, fuori portata. Guardandoci alle spalle ci sono Fiorentina (27) e Verona (25). Con loro formiamo da inizio stagione un terzetto che ha tenuto la posizione in quella specifica zona. Dopo il Verona c'è un salto e troviamo nello stesso gruppo, con 19-18 punti, Torino, Genoa, Parma, Milan e Cagliari.

    La classifica dice anche altro. Solo il Torino ha pareggiato così tante partite come l'Inter (7). Una sola sconfitta (quella subita al Meazza contro la Roma) e 7 vittorie all'attivo è l'attuale bottino dei nerazzurri. In campionato non vinciamo da un po', i pareggi ci dicono che abbiamo rallentato. E i gol incassati sono aumentati per un totale di 17 reti subite. Quante quelle prese dal Napoli. In fase di attacco siamo invece i migliori con 34 reti realizzate. Dopo di noi Juventus e Napoli (31), Roma e Fiorentina (29). Se vogliamo aggiungere una curiosità siamo ancora a quota zero per quanto riguarda i rigori a favore (3 quelli contro). In compagnia di Parma, Atalanta e Chievo. La regina dei rigori a favore è la Fiorentina (6), il bilancio più pulito quello della Roma (4 rigori a favore e 0 contro).

    Quanto saranno importanti le prossime due partite? Davvero molto. Quella con il Napoli deciderà un eventuale allungo o avvicinamento da parte di una delle due squadre; dovesse arrivare l'ennesimo pareggio l'attuale situazione di classifica cambierebbe di poco. Inseguitrici permettendo. La partita con il Milan sarà invece tutta un'altra storia. La partita dell'orgoglio, da vincere a qualunque costo. E lì la classifica sarà il pretesto per tenere le debite distanze con i cugini. Cugini che, nonostante l'ottimismo sfoggiato in casa Milanello, non se la passano proprio benissimo. Quello che la classifica dell'Inter non racconta è la fatica nel conservare un vantaggio e il riemergere di brutte amnesie collettive. Con questa rosa e con il lavoro svolto finora una cosa però è abbastanza evidente. Questi risultati sono tutto fuorché da buttare via. Il mercato di gennaio potrebbe essere una buona occasione per consolidarli.
    Twitter @SBertagna

    Fonte:Fc Inter 1908

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    Juve fuori dalla UCL, ironia sul web: "Messaggio Sneijder, l'EL è da quella parte"

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    Dopo l'eliminazione della Juventus dalla Champions League, è dilagata sul web l'ironia dei tifosi. Anche in Inghilterra sono state fatte vignette satiriche sul gol di Wesley Sneijder, come questa del Bleacher Report versione Uk: "Hey Juventus, l'Europa League è da quella parte", si legge nel messaggio metaforicamente inviato da Wesley Sneijder ai bianconeri.

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    Fonte:Fc Inter 1908

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    CdS - Retroscena Handa, reazione da big: è andato dall'addetto stampa e ha chiesto di parlare e scusarsi

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    "Il carattere da numero uno ce l’ha e lo mostra anche dopo gli errori. 'Stasera vorrei parlare io', ha detto domenica sera Samir Handanovic ai responsabili dell’ufficio stampa e comunicazione dell’Inter. La rabbia per il brutto errore che è costato alla sua formazione il gol del 2-1 era ancora viva in lui, ma lo sloveno ha voluto metterci la faccia, come ha spesso fatto in carriera. E’ più facile che si fermi di fronte ai giornalisti quando commette un errore come contro il Parma (il primo da matita rossa del 2013-14) piuttosto che quando salva i suoi compagni con una grande parata. Anche per questo alla fine del primo tempo nello spogliatoio è stata una corsa ad andarlo a rincuorare. Non solo Zanetti e Cambiasso, i leader del gruppo, ma anche gli altri gli hanno riservato una parola di conforto e una pacca sulla spalla. Un segnale chiaro che Samir è molto apprezzato sia come portiere sia come compagno da tutti", il retroscena svelato dal Corriere dello Sport.
    Fonte:Fc Inter News

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    Bologna sbotta: "Così la Juventus le vince tutte!"

    Recrimina Pioli: "Peluso andava espulso"

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    La Juventus passa anche a Bologna con le reti di Vidal in apertura e Chiellini nel finale, ma il club rossoblu, a fine gara, è sbottato in una protesta che ha visto protagonisti il tecnico Pioli e il presidente Guaraldi. "Peluso, già ammonito, doveva essere espulso per il fallo su Diamanti. Ci stava il secondo cartellino. Il fatto che Conte lo abbia sostituito subito è emblematico", dice Pioli, riferendosi al netto fallo da sanzione avvenuto al 21' della ripresa, sul punteggio di 0-1. Sulla stessa linea Guaraldi: "Così la Juve le vince tutte!", protesta con decisione.
    Fonte:Fc Inter News

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  14. .

    THOHIR: "Tourneé? Sì, ecco dove. Dovevo essere AD ma Moratti..."

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    Giornate piene per Erick Thohir. Il neopresidente dell'Inter ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato di alcuni dei progetti futuri della squadra nerazzurra e ha raccontato come sia giunto alla decisione di essere sia presidente che amministratore delegato del club.

    Fcinter1908.it l'ha raccolta e ve la propone.

    - C'è il progetto di portare l'Inter in Indonesia la prossima estate?

    "Ogni anno faremo una tourneé. Vedremo più in là se la faremo in Asia o negli Stati Uniti. La scorsa estate l'Inter è stata negli Usa, quest'anno a fine stagione è possibile che sia in Asia. Ma la situazione politica indonesiana è complicata quindi è difficile. Forse sarà in Asia ma non Indonesia."

    Ci saranno scuole calcio Inter in Indonesia?

    "Non chiudo a questa possibilità. Ma sappiamo sempre che ci sono scuole calcio di successo e scuole calcio fallimentari. Noi dobbiamo fare in modo che le scuole calcio Inter, se dovessero nascere, siano di successo".

    Come è diventato presidente dell'Inter?

    "La decisione iniziale era di lasciare la presidenza a Massimo Moratti, io sarei stato l'amministratore delegato. Ma all'ultimo momento, Moratti mi ha detto: "Non voglio che il presidente e l'amministratore delegato possano avere divergenze di opinioni, è meglio che tu sia anche presidente".

    Come ci si sente ad essere presidente dell'Inter?

    "E' un peso perché sono il primo presidente straniero del club. E si chiama Erick Thohir ed è indonesiano. Quindi non porto solo il mio nome ma anche quello dell'Indonesia. Ma non c'è alcuna pressione, non ho paura. Ho una grande carica che mi fa lavorare duramente per dimostrare la validità del popolo indonesiano".

    Fonte:Fc Inter 1908

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  15. .

    Panorama:"Classifica senza errori arbitrali? Si scopre che..."

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    Dall'inizio della stagione, il sito Panorama.it, sta aggiornando la classifica di serie A al netto delle sviste arbitrali.

    Bene, dall'esame di questa graudatoria si evince che la squadra che più avrebbe tartto vantaggio, sino ad ora, è il Napoli, che senza errori delle terne, avrebbe addirittura 8 punti in meno. La seconda di questa particolare graduatoria è la Juventus, che avrebbe 4 punti in meno. Il più sfavorito? Il Milan, che senza sviste avrebbe 6 punti in più L'Inter si assesta su un -1: in sostanza avrebbe un punto in meno degli attuali 26.

    Ecco la classifca rivista da Panorama:

    ROMA 34 +2
    JUVENTUS 30 -4
    FIORENTINA 28 +4
    INTER 25 -1
    NAPOLI 20 -8
    MILAN 20 +6
    VERONA 20 -2
    UDINESE 18 +2
    TORINO 17 +2
    LAZIO 16 -1
    ATALANTA 16 0
    SASSUOLO 15 +2
    GENOA 14 -4
    PARMA 14 -2
    LIVORNO 13 +1
    SAMPDORIA 12 +2
    CAGLIARI 10 -3
    BOLOGNA 10 -1
    CHIEVO 9 0
    CATANIA 7 -2

    Fonte:Fc Inter 1908

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537 replies since 3/3/2010
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